L'Autoritratto Terapeutico
L'autoritratto è un rito magico che ha in sé il potere di mostrare chi siamo attraverso il nostro punto di vista.
Attraverso di esso abbiamo la possibilità di elaborare e trasformare tutte le idee che abbiamo di noi stessi, idee che spesso ci rendono diversi da quello che gli altri vedono di noi, così come di osservare la realtà familiare con occhi diversi.
L'osservarsi come si è, realizzare degli autoscatti, consente di mostrare liberamente tutto ciò che ci appartiene e si è, così come noi ci vediamo.
Una persona è incapace di vedere sé stessa sotto tutte le angolazioni e sotto tutti i punti di vista.
La semplice scelta di come porsi, di cosa rappresentare o comunicare con un autoritratto, pone nella condizione di scegliere cosa mostrare, attingendo a tutte le emozioni e le idee che fanno parte del nostro vissuto, compreso le aspettative e i pregiudizi.
Allo stesso tempo, farsi un autoritratto dà l'opportunità di essere regista, attore e spettatore di un momento magico e, questo intreccio di ruoli, permette di osservare con occhi nuovi e diversi tutto te stesso, così come sei o come hai deciso di apparire.
Il vedersi da fuori, l'"oggettivare" Sé stessi e le proprie emozioni, in particolare quelle più "negative", permette di portare fuori di me ciò che è dentro, consentendo di osservarle talvolta con disgusto o fastidio e, mano a mano, arrivando a vedere una mia bellezza unica e particolare, degna di considerazione e accoglienza.
In quello specchio magico che mi restituisce chi sono, senza occhio critico che giudica ma che mostra semplicemente ciò che é, posso ritrovare me stessa.
Ho iniziato a farmi autoritratti appena dopo una malattia, nel bel mezzo di un processo di Guarigione dell'Anima. Il mio corpo si era ammalato gravemente ed è stato quello sfiorare la morte che mi ha dato lo slancio di risalire, di capire perché mi ero ammalata, perché proprio io, e cosa potevo imparare o dovevo capire per vivere una vita piena, felice e sana.
La Fotografia della mia Anima ha trasformato l'idea giudicante che avevo di me.
Mi consideravo una fallita, una incapace di fare qualsiasi cosa (forse quello che gli altri si aspettavano da me?!), avevo deluso le aspettative di tutti.
Insomma inconsciamente mi stavo dicendo che non ero più degna di vivere.
La Fotografia è diventata la mia intima compagna di Viaggio.
Mi ha permesso di scoprirmi, di giocare, di accorgermi di quanto mi giudicassi per delle banali imperfezioni fisiche che contrastavano con gli stereotipi fuori.
Ricordo una sera in cui, guardando i miei autoritratti, sentii tutta la stanchezza di quel giudizio e decisi di fregarmene e di permettermi di ESSERE com'ero e di FARE solo ciò che mi sentivo di fare.
Furono quegli scatti a risvegliare in me il peso, a farmi capire quanto fossi vittima e carnefice di me stessa.
Fu grazie a loro che decisi di lasciar andare entrambi i ruoli e di diventare la mia migliore Amica.
E' stato nel 2020 che, stimolata dalla pandemia, decisi di dare vita al percorso di Autoritratto Alchemico "Io e le mie ME".
Attività che si può svolgere on-line sia in individuale che in gruppo, della durata di 21 giorni, supportate da piattaforme web e app per lo svolgimento delle attività.
Qui a fotografarti sei TU, e dovrai interfacciarti con le tue emozioni e la tua creatività.
Non è richiesta alcuna esperienza fotografica né strumento fotografico particolare.
Per partecipare è sufficiente uno smartphone.